Mostra Archeologica

Ultima modifica 9 luglio 2018

Località La Marina - Quarto Grande: "STRUTTURE DI ABITATO E CIRCOLI FUNERARI" Dal 5 maggio 2003, giorno in cui è stata inaugurata, il complesso fortilizio di Avetrana ospita, nei locali semi-ipogei della casamatta, una Mostra Archeologica. Essa è divisa in due settori: nel primo segmento la mostra espone una selezione di reperti archeologici, che datano dal neolitico al romano imperiale, rinvenuti a seguito di una campagna di scavi condotta in località "Masseria della Marina - Quarto Grande" nell’estate del 2002. La direzione tecnica degli scavi fu affidata al prof. Pierfrancesco Rescio quella scientifica al dott. Arcangelo Alessio. Gli scavi, iniziati a seguito di ripetute segnalazioni inoltrate nel 2002 dal Gruppo Archeo di Avetrana alla Soprintendenza Archeologica di Taranto, hanno messo in luce la presenza di un villaggio con annessa area necropolare a ridosso della "Strada Tarantina" a valle di masseria la Marina. Ancora qui, uomini del neolitico, hanno lasciato le loro stesse spoglie mortali. Altri rinvenimenti appartengono invece ad età successive quali quella del bronzo. Meno appariscenti le tracce del mondo miceneo. Seguono infine sicure le influenze del mondo classico e quindi la presenza romana. I reperti, corredati da una serie di pannelli illustrativi, sono sistemati in cinque teche. All’allestimento della mostra e dei pannelli ha collaborato la Prof.ssa Elettra Ingravallo, docente della facoltà di BB.CC. dell’Università degli Studi di Lecce, insieme ad alcuni suoi allievi . Completa il tutto un calco in gesso di uno scheletro umano. La mostra voluta dall´Amministrazione e realizzata in collaborazione anche con il Ministero per i BB. e le AA. Culturali e la Soprintendenza Archeologica della Puglia è stata inserita nel 2003 all´interno del circuito della "V Settimana della Cultura" organizzata dal Ministero dei Beni Culturali. Località La Grava "FOSSILI DI FAUNA PLEISTOCENICA" La seconda parte dell’esposizione è costituita da fossili di fauna Pleistocenica. Dal 2005 infatti altri reperti hanno arricchito l’esposizione archeologica. A seguito della segnalazione effettuata da parte del Centro Culturale Avetranese di concerto con la Soprintendenza venne condotto, nell´ottobre 2003, un saggio di scavo presso una cava inattiva in località "La Grava". Gli scavi hanno riportato alla luce interessanti reperti di vertebrati fossili riferibili al Pleistocene Superiore. I reperti ossei, conservati nelle teche e corredati da pannelli esplicativi, appartengono al "Bos Primigenius" e al "Cervus Elaphus". Sono state trovate anche ossa di altri animali: un rinoceronte, una jena, una lepre, dei cervi, un coniglio, dei daini, e un istrice. Gli scavi, condotti dal prof. Carmelo Petronio docente di Paletnologia presso l´Università La Sapienza di Roma, hanno fatto un quadro sulla presenza faunistica nel territorio di Avetrana tra i 30 e i 50 mila anni fa. Infine una selce garganica rinvenuta in uno scavo, effettuato sempre in zona dal prof. Petronio, testimonia la presenza dell´uomo cinquantamila anni fa. Tra il 27 febbraio e il 1 marzo 2008 è stata eseguita una terza fase di scavi nel sito nel corso della quale sono stati rinvenuti reperti fossili di mammalofauna e tracce della frequentazione dell’Uomo di Neanderthal nel territorio di Avetrana centomila anni fa.