Preistoria

Ultima modifica 9 luglio 2018

Il territorio di Avetrana un tempo parte integrante di quel vasto e antico comprensorio denominato “foresta oritana”, della quale oggi restano il Bosco di S. Martino e quello di Modunato, fu certamente luogo ideale per favorire i primi insediamenti umani: le grotte poste sulle sponde del canale di S.Martino e la grotta di Villanova – Specchia Rascina documentano presenze umane fin dal V-VI millennio a.C. La grotta di S.Martino si segnala inoltre per il rinvenimento di alcune “Pintaderas” (una sorta di timbri in terracotta utilizzati per stampare primi rudimentali tatuaggi sulla pelle). Al Neolitico [VI-IV millennio A.C.], (v. sezione ‘mostra archeologica) appartiene invece un insediamento umano con resti di capanne e attigua area funeraria, venuto alla luce nell’estate del 2002 lungo la strada tarantina. Recentemente (2005) in località la Grava sono stati rinvenuti reperti fossili di fauna Pleistocenica. Frequentazione di epoche successive, età del bronzo, sono state rinvenute nella località compresa tra mass. Li Strazzati e mass. Sinfarosa dove nel 1874 venne casualmente ritrovato un deposito di asce in bronzo. Proseguendo oltre in questo rapido excursus presenze preistoriche restano ancora incomprensibili i ruderi di una struttura posta sulle colline della Marina da alcuni indicati come i resti di un’antica torre d’avvistamento messapica. A riprova e a conferma di questa ipotesi un recente pubblicazione curata dal prof. Francesco D’Andria pone Avetrana tra i principali centri messapici tra il IX-VI sec. a.C. Chiusa la fase protostorica si giunge alla fase di espansione e presenza latina: già nel XVIII secolo, come riferisce il Pacelli, venne ritrovata nel territorio di Avetrana una Gàlea romana (elmetto di cuoio utilizzato dai soldati romani), quindi nel 1936 fu rinvenuto, in località Lupara, un tesoretto di monete di epoca romana datate (si trattava di denari e quinari riferibili alla seconda metà del I sec. a.C, sotterrate in un orciolo di terracotta che visto il loro buono stato di conservazione ha fatto dedurre la presenza nelle vicinanze di un vero e proprio conio romano. Qualche anno più tardi, 1943, in località S. Francesco furono scoperte cinque strutture sepolcrali anch’esse di epoca romana. Infine nel 1988 sempre nella medesima località sono venute alla luce tracce perimetrali di una villa rustica romana